Barlow Wadley XCR-30 Mk2
Sud Africa - 1973
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Barlow Wadley mod. XCR-30 Mk2 - BARLOWS MNFG. Co. Ltd.  South Africa ZA (Repubblica di Sud Africa) - 1973.

L'XCR-30 è un ricevitore portatile a copertura continua ad alta sensibilità nella gamma HF, progettato per fornire ottima sensibilità e una sintonizzazione di frequenza precisa sull'intero spettro delle frequenze da 500 kHz a 30 MHz, con un'alta stabilità sia per le trasmissioni AM (modulazione di ampiezza) che per il CW (telegrafia) e la SSB (banda laterale singola).

Il ricevitore ha un aspetto spartano, piuttosto casalingo ma al suo interno contiene un circuito supereterodina a tripla conversione ed è stabilizzato da un oscillatore al quarzo in modo da eliminare le derive di sintonia su lunghi periodi di funzionamento e per fornire un tono di banda laterale singola stabile. Il ricevitore utilizza l'oscillatore a eterodina sintetizzato noto come "Wadley Loop System".

Trevor Lloyd Wadley (1920-1981) è stato un ingegnere elettronico sudafricano, noto per aver inventato nel 1948 e brevettato il circuito Wadley Loop che fu impiegato nei ricevitori radio per facilitarne la sintonia senza commutazione di bobine o di quarzi. Il primo ricevitore radio a beneficiare del Wadley Loop fu nel 1957 il britannico Racal RA-17 mentre il Barlow XCR-30 fu costruito in Sud Africa a fine degli anni '60. Il circuito loop di Wadley fu utilizzato anche in altri ricevitori come ad esempio il Drake SSR1 e il più diffuso e famoso Yaesu FRG7.

l'XCR-30 fu prodotto in Sud Africa a partire dal 1969 e il modello MK2 uscì nel 1973. Il Barlow Wadley era una radio portatile fatta in modo da permettere ai coloni sudafricani, che vivevano nelle piantagioni e nelle località più remote del paese, di ascoltare trasmissioni radio provenienti non solo dalle grandi città del Sud Africa ma anche da tutto il mondo.

Il ricevitore era all'avanguardia per il suo tempo ma a causa del regime di segregazione razziale (apartheid), vigente all'epoca nella Repubblica di Sud Africa, l'XCR-30 non ebbe una grande diffusione all'estero, il commercio e i prodotti sudafricani venivano boicottati e per le fabbriche sudafricane risultava  difficoltoso anche approvvigionarsi dei componenti necessari per la produzione. La Barlow comunque riuscì a produrre circa ventimila esemplari di questo ricevitore, il modello Mk2 visibile nelle foto è stato costruito nel 1973 e ha la matricola 2264.

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La XCR-30 Mk2 del 1973 impiega 15 transistor dei quali 9 sono del tipo BF255 al silicio e sono utilizzati nei circuiti di Alta Frequenza, un BC108 e un BC262 pure al silicio sono nel preamplificatore di Bassa Frequenza. Lo stadio finale Audio è costituito invece da un single ended formato da un AC117 (PNP) e un AC175 (NPN) al germanio. Un AC188 è utilizzato come stabilizzatore di tensione e un AC122 è usato come diodo per proteggere la radio da una eventuale inversione della polarità di alimentazione, entrambi questi transistor sono al germanio.

Il pannello frontale della radio ha lateralmente due tamburi indicatori mossi da manopole coassiali, uno da 0 a 30 MHz che indica la porzione in MHz della frequenza da ricevere, l'altro ha tacche da 0 a 1000 per selezionare i KHz. La precisione della scala di frequenza è compresa entro 5 kHz su tutte le frequenze.

La radio ha un'antenna a stilo lunga 80 cm posta a sinistra della maniglia per il trasporto, con la stilo si riescono incredibilmente ad ascoltare segnali molto deboli come quelli dei radioamatori in SSB e CW. In alternativa vicina allo stilo c'è una presa alla quale si può collegare un'antenna filare esterna. Dal lato opposto della maniglià c'è la presa per la Terra.

I controlli presenti sul pannello frontale della radio sono 7. Due sono le manopole per la sintonia a destra delle quali c'è lo S-Meter con la manopolina per l'azzeramento. Sul lato sinistro del frontale c'è il trimmer per l'antenna, sotto c'è il volume con interruttore di accensione.  Sul lato destro c'è il controllo del BFO (Clarify) e sotto c'è il commutatore USB-AM-LSB.

Operando in SSB, la manopola del BFO (Clarify) può spostare la calibrazione della frequenza principale di +/- 1,5 kHz (3 kHz complessivi). La selettività dell'XCR-30 è di 6 kHz in AM e 3 kHz in SSB/CW. L'uscita audio è 0,5 watt  su un altoparlante del diametro di 8 cm e di 8 ohm di impedenza. Nel lato sinistro del mobiletto c'è una presa jack per le cuffie.

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Il mobiletto dell'XCR30 è di metallo, i pannelli sono in ottone rivestito in finta pelle e altre parti sono in lega metallica tanto che la radio è piuttosto pesante. Sulla parte superiore, sotto la maniglia per il trasporto c'è una slitta mobile che contiene delle schede, quella esterna a colori riporta indicazioni sulle frequenze delle stazioni radio commerciali e dei radioamatori, sotto ci sono schede in bianco su cui possono essere annotati i dati degli ascolti effettuati (Log).

L'alimentazione avviene tramite 6 batterie da 1,5 Vcc tipo UM-1 per un totale di 9 volt, oppure si può usare la presa di alimentazione esterna posta sopra la presa per le cuffie. La radio può essere alimentata da una tensione continua che può variare da 6 a 12 volt. Le dimensioni sono: 29 x 19 x 9,8 cm e il peso è di 4 kg senza le batterie.

Ho acquistato questa radio alla fiera dell'elettronica di Mantova nel 1973 e l'ho utilizzata a lungo come ricevitore di stazione. Dopo 52 anni l'XCR30 funziona ancora perfettamente e con la sua antennina a stilo riesce a ricevere i . L'unico intervento l'ho fatto anni fa quando ho dovuto sostituire il transistor AC117 di protezione dell'alimentazione (ho usato un AC135) perchè si era bruciato quando per errore ho collegato al rovescio gli spinotti + e - del cavetto di alimentazione.

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