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Rollei - Rolleicord IIc
Model 4
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Franke & Heidecke - Braunschweig - Germany,
1939
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Fotocamera
biottica - Formato 6x6 - Pellicola tipo 120
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Numero esposizioni: 16
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Obiettivo: Carl Zeiss Jena - Triotar 3,5 f=7,5
cm, bayonet I.
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Aperture: 3.5 - 4 - 5.6 - 8 - 11 - 22
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Fuoco: da 0.8 a to ∞
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Otturatore: COMPUR
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Tempi: T / B - 1sec - 1/2 -1/5 - 1/10 - 1/25 -
1/50 - 1/100 - 1/300
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Obiettivo mirino: Heidoscop - Anastigmat
1:3.5 f= 7.5 cm, bayonet I.
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Mirino a pozzetto
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Dimensioni: 12.2x7.6x4 cm -
4.80"x2.99"x1.57"
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Peso: 502g - 17.65 oz.
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La macchina era disponibile con parecchi
accessori, uno di questi era il Rolleikin che permetteva alla Rolleicord
di utilizzare le pellicole formato 24x36 (135).

Questa Rolleicord fu acquistata da mio padre nel 1939,
proprio nell'anno in cui il modello 4 fu messo in commercio. Nel
settembre dello stesso anno iniziò la Seconda Guerra mondiale e lui fu
richiamato in servizio militare nel Regio Esercito.
Mio padre fu inviato
dapprima al confine con la Francia e nel 1940 in Albania. Durante questo
periodo il mio genitore utilizzò largamente la Rolleicord per riprendere
immagini dei luoghi e dei suoi commilitoni.
Avuto sentore dell'imminente invasione della Grecia,
durante una breve licenza in Italia, mio padre pensò bene di
lasciare a casa la macchina fotografica e questa decisione, visti gli
avvenimenti successivi, si rivelò estremamente saggia. La guerra si
trasformò presto in un disastro, la campagna di Grecia fu mal condotta,
lunga, dura e sanguinosa.
Nel settembre 1943 tutto il reggimento di cui faceva
parte mio padre fu catturato dagli ex alleati tedeschi, fatto salire e
rinchiuso su vagoni ferroviari merci e inviato nei campi di
concentramento che la Wehrmacht aveva organizzato in Polonia. In questo
frangente la Rolleicord sarebbe stata confiscata e perduta per sempre.
Sopravvissuto alla guerra e ai campi di
concentramento, dopo un interminabile e difficoltoso viaggio a piedi
attraverso la Polonia, la Germania e l'Austria, e anche se ridotto a uno
scheletro il mio genitore riuscì finalmente a tornare in Italia
dove poté riabbracciare i suoi cari e rientrare in
possesso della sua preziosa macchina fotografica.
Mio padre utilizzò per molti anni
la Rolleicord, un po' alla volta riuscì a dotarla di molti accessori
usandola con successo per riprendere moltissime foto e
diapositive a colori fino all'inizio degli anni '80.
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